Quali sono le domande più frequenti legate al tema dei colori da utilizzare per le facciate? Scoprile qua di seguito.
L’indice HBW o Indice di riflessione (I.R.) esprime la quantità di luce solare visibile che un colore riflette.
Assegna a ciascuna tonalità un valore compreso tra 0 e 100: il bianco riflette il 100% della luce e pertanto è caratterizzato da valore HBW 100, mentre il nero ha un valore di riflessione HBW pari a 0, in quanto assorbe completamente la luce e non ne riflette.
Le tonalità chiare, pertanto, sono generalmente caratterizzate da un indice HBW più alto, perché più vicino al valore 100 del bianco, mentre quelle più scure hanno un valore HBW più basso, che si avvicina maggiormente al valore 0 del colore nero.
L’indice HBW viene frequentemente utilizzato per classificare e identificare le varie tonalità di colore dei prodotti vernicianti. Esso è diverso dal valore TSR, perché tiene in considerazione solo lo spettro visibile della radiazione solare.
Le componenti non visibili della radiazione solare sono importanti quando si parla di riscaldamento superficiale delle facciate esterne degli edifici. Infatti, una delle componenti della radiazione solare che contribuisce maggiormente al riscaldamento delle superfici, per effetto della conversione in calore, è proprio quella dell’infrarosso.
La radiazione solare è formata da varie componenti, delle quali solo una minima parte è percepita dall’occhio umano, ovvero la luce visibile.
Altre componenti della radiazione solare, invisibili all’occhio umano, sono gli infrarossi e i raggi ultravioletti.
L’esposizione all’irraggiamento solare di una facciata fa sì che essa accumuli calore superficialmente: più una superficie assorbe la radiazione solare e più si riscalda; al contrario, più una superficie è in grado di riflettere la radiazione solare, minore sarà il calore accumulato e minore sarà anche il suo riscaldamento.
In generale, tinte chiare (HBW elevato) tendono a riflettere maggiormente la radiazione solare e a riscaldarsi quindi meno rispetto alle tinte più scure (HBW basso), che invece la assorbono molto di più.
Poiché non è solo la luce visibile considerata dall’indice HBW a determinare il riscaldamento delle superfici, ma un ruolo importante viene giocato anche e soprattutto dall’infrarosso, è opportuno tenere in considerazione, oltre all’HBW, anche il valore TSR.
Baumit consiglia, soprattutto per gli ETICS, di utilizzare come parametro di valutazione il valore TSR.
Il TSR (Total Solar Reflectance) è un coefficiente che indica la capacità di una superficie di riflettere tutte le componenti della radiazione solare responsabili del suo riscaldamento, quindi sia la luce visibile che le componenti non visibili come gli infrarossi.
Il valore TSR esprime quindi la percentuale della radiazione solare totale che viene riflessa: più il valore TSR è alto, maggiore è la radiazione solare riflessa e minore sarà il riscaldamento della superficie. Più il valore TSR è basso, minore è la radiazione riflessa e maggiore sarà il calore accumulato superficialmente.
Il TSR è quindi un parametro che aiuta maggiormente a comprendere il comportamento di una facciata colorata esposta all’irraggiamento solare e valutarne il grado di riscaldamento.
’indice HBW esprime il grado di riflessione della luce solare visibile di un colore, mentre il valore TSR indica la capacità di riflettere la radiazione solare totale di una superficie e dipende perciò non solo dalla tinta in sé, ma anche dal materiale applicato e dalla tipologia di pigmentazione utilizzata.
A parità di tinta, infatti, il valore TSR può variare in base al prodotto e alla sua composizione, compresi i pigmenti impiegati. Pertanto, a parità di colore e di indice HBW della tinta usata, due prodotti di finitura diversi possono presentare valori TSR differenti.
Tendenzialmente è facile che tinte molto scure abbiano sia un indice HBW basso, sia un valore TSR basso.
Il processo di riscaldamento e di raffreddamento a cui è sottoposta una superficie provoca una sollecitazione della finitura su di essa applicata: maggiore è l’escursione termica, maggiore è la sollecitazione a cui la finitura è sottoposta. Un eccessivo surriscaldamento della facciata può quindi
provocare, a lungo andare, una serie di problematiche, quali la degradazione del legante della finitura e la conseguente alterazione cromatica della facciata, lo sfarinamento del rivestimento, la formazione di crepe o distacchi.
Un eccessivo riscaldamento può essere particolarmente dannoso soprattutto in presenza di spessori di rivestimento sottili e nel caso di facciate rivestite con sistemi di isolamento termico a cappotto in EPS. Baumit dà assistenza nella scelta dei prodotti più adatti in funzione del valore TSR.
Nei sistemi di isolamento termico a cappotto, l’isolante aiuta da un lato a non disperdere il calore verso l’esterno dell’edificio, dall’altro ostacola la penetrazione del calore superficiale dall’esterno verso l’interno delle murature. Succede quindi che il calore accumulato dalla facciata per effetto dell’irraggiamento solare si concentri solo su di uno strato superficiale molto sottile (costituito dall’intonaco di base armato con rete e dalla finitura a spessore), con conseguente aumento della temperatura e surriscaldamento della superficie.
In presenza di sistemi a cappotto con pannelli isolanti in EPS, eccessive temperature della facciata possono portare al danneggiamento del materiale isolante stesso. Questo perché l’EPS inizia a deformarsi a circa 70°C e, in una facciata esposta a irraggiamento solare continuo, specie durante la stagione estiva, le temperature superficiali possono facilmente superare tale limite critico, ancor più se la finitura a spessore applicata ha un valore TSR molto basso. Ecco perché Baumit consiglia per i sistemi a cappotto i prodotti della propria gamma caratterizzati da un valore TSR ≥ 25, che mette a riparo dai suddetti inconvenienti.
La normativa italiana in materia di isolamento termico a cappotto, la UNI/TR 11715:2018 “Isolanti termici per l'edilizia - Progettazione e messa in opera dei sistemi isolanti termici per l'esterno (ETICS)”, sconsiglia di impiegare, su facciate con sistemi ETICS, finiture con una colorazione con indice di riflessione HBW inferiore a 20.
Tuttavia, non sempre l’indice HBW può essere sufficiente a determinare il grado di riscaldamento a cui una superficie potrebbe essere sottoposta, perché prende in considerazione solo la luce visibile. La letteratura tecnica e Baumit raccomandano per i sistemi a cappotto un valore TSR ≥ 25, a maggior tutela delle facciate. Baumit, attraverso il proprio sito web, consiglia il corretto abbinamento tra colore e prodotto di finitura per una migliore performance dei propri sistemi.
Sì: su facciate intonacate o comunque non isolate con un sistema ETICS, è possibile impiegare anche tinte molto intense e scure, senza particolari restrizioni. Quando invece si parla di sistemi ETICS, in particolare quelli con pannelli isolanti in EPS, si deve fare attenzione a utilizzare tinte abbinate a prodotti di finitura che abbiano un valore TSR ≥ 25
Sì: proprio per poter consentire l’impiego di una gamma di colorazioni più ampia possibile, sono state studiate soluzioni che consentono di realizzare tinte scure anche su sistemi a cappotto. Una particolare formulazione della ricetta di un colore, un’attenta selezione dei pigmenti e l’utilizzo di
materiali di qualità consentono di ottenere dei rivestimenti con un valore TSR ≥ 25 anche in presenza di colori molto scuri, adatti quindi all’applicazione su sistemi ETICS
Sì: benché un prodotto abbia una tinta scura, e quindi verosimilmente un indice HBW basso, se il suo valore TSR è ≥ 25, è comunque possibile applicarlo su sistemi ETICS.
La composizione di un prodotto di finitura è determinante nel modificarne e migliorarne il valore TSR.
In particolare, un ruolo importante è giocato dai pigmenti utilizzati: negli anni sono stati infatti selezionati dei pigmenti di alta qualità che, rispetto ai pigmenti tradizionali, hanno la capacità di riflettere una maggiore quantità di energia solare, in particolare nella sfera dell’infrarosso, incrementando così il valore TSR. Questi particolari pigmenti sono chiamati cool pigments e sono fondamentali nel garantire un TSR ≥ 25 per molti prodotti dalle tonalità scure.
Tali pigmenti vengono selezionati per la loro particolare caratteristica di riflettere sia le radiazioni nel campo “visibile” (da 380 a 780 nm), sia nel vicino e medio infrarosso. Avendo quindi la capacità di riflettere una porzione maggiore della radiazione solare, essi sono in grado di contenere il surriscaldamento delle superfici.
L’impiego dei cool pigments, all’interno di un prodotto colorato, consente di ottenere una temperatura superficiale anche di 10°C inferiore se confrontata con quella di una superficie su cui è stato applicato un prodotto con la stessa tinta e lo stesso indice di riflessione HBW, ma in cui sono stati utilizzati pigmenti tradizionali.
No: ciò che conta, per poter consentire l’applicazione di un prodotto di finitura su di un sistema ETICS, è che il suo TSR non sia < 25. Alcuni prodotti, pur avendo delle tinte scure, hanno un TSR ≥ 25 anche senza i cool pigments. Questo in virtù della loro composizione, della natura del legante utilizzato e della tipologia del pigmento impiegato.
No: benché la colorazione sia scura, la composizione di alcuni prodotti è tale da garantire un TSR ≥ 25, anche senza l’impiego di cool pigments.
Qualora siano necessari, i cool pigments vengono utilizzati solo nei prodotti di finitura Baumit della linea Premium.
Nella sezione del sito di Baumit riservata al mondo dei colori, https://baumit.it/baumitlife , si possono ricercare tutti i codici colori della mazzetta Baumit Life. Nella pagina dedicata ad ogni singolo codice colore è possibile verificare per quali prodotti di finitura esso è disponibile. Tutte le combinazioni di codici colore della mazzetta Life 2023 abbinate ai prodotti di finitura Baumit che presentano un valore TSR ≥ 25 sono applicabili su tutte le facciate e su ETICS. Qualora la combinazione tra il codice colore selezionato e un determinato prodotto di finitura abbia un valore TSR < 25, questa viene segnalata tramite un apposito avviso e sconsigliata per l’applicazione su sistemi ETICS. L’impiego su qualsiasi altra superficie o facciata è invece possibile.
La stabilità e la tenuta del colore di pitture e di finiture a spessore sono influenzate da molte variabili, indipendenti dalla qualità stessa del prodotto – quali esposizione della facciata, qualità dell’applicazione, agenti atmosferici (come vento e pioggia battente), sporco, inquinamento, grado di umidità, salinità dell’aria, posizione dell’edificio, etc. – e perciò non è possibile rilasciare una garanzia in merito.
Tutti i prodotti in pasta Baumit vengono sviluppati nel totale e pieno rispetto delle normative vigenti in materia di colorazione degli elementi per edilizia e soddisfano i requisiti previsti dalla normativa europea EN 12878 di riferimento. Tali requisiti riguardano la tenuta del colore, la resistenza nel tempo, la resistenza agli alcali e l’intensità del colore: i prodotti Baumit hanno ottenuto le migliori prestazioni sia per tenuta che per resistenza nel tempo dei propri colori.
È comunque sempre consigliabile, prima di scegliere il colore di una facciata, effettuare una valutazione ambientale che tenga conto quantomeno dell’esposizione all’irraggiamento solare dell’edificio, delle possibili infestazioni di microrganismi (alghe e funghi), dell’esposizione agli agenti atmosferici, della salinità dell’aria e dell’eventuale presenza di elevata umidità.
Alcune tinte, in particolare le più intense, necessitano di una particolare combinazione di pigmento e legante per poter garantire un elevato standard qualitativo. È il caso, per esempio, dei codici colore della mazzetta Baumit Life che terminano con cifra “1”, realizzabili solamente con i prodotti Baumit PuraColor e PuraTop.
In presenza di tinte scure in facciata, sia su sistemi a cappotto che su altre tipologie di superfici fortementeir raggiate, sarebbe consigliabile applicare un doppio strato di rasatura armata, utilizzando un rasante cementizio Baumit, come Baumit StarContact Light White (5-6 mm). In alternativa, è possibile realizzare una rasatura armata con un prodotto fibrorinforzato elastico in pasta, quale Baumit PowerFlex (3-4 mm),
che conferisce al rivestimento anche una maggiore resistenza meccanica agli urti.
L’aumento dello spessore del rivestimento consente una maggiore distribuzione del colore accumulato dalla superficie irradiata dal sole, migliorandone la resistenza e le prestazioni.
In linea generale, per i sistemi ETICS Baumit, è possibile attenersi alle seguenti indicazioni:
• Sistema Baumit openSystem
o Doppio strato di rasatura armata: 2x Baumit openContact + rete Baumit openTex
o Spessore totale della rasatura armata: 5-6 mm
• Sistema Baumit StarSystem EPS
o Doppio strato di rasatura armata: 2x Baumit StarContact/StarContact White/ StarContact
Light White + rete Baumit StarTex
o Spessore totale della rasatura armata: 5-6 mm
• Sistema Baumit StarSystem EPS con PowerFlex
o Rasatura armata standard: 1x Baumit PowerFlex + rete Baumit StarTex
o Spessore totale della rasatura armata: 3-4 mm
• Sistema Baumit StarSystem MW
o Doppio strato di rasatura armata: 2x Baumit StarContact/StarContact White + rete Baumit
StarTex
o Spessore totale della rasatura armata: 6-7 mm
Per una migliore valutazione del prodotto rasante più idoneo e degli spessori della rasatura armata, in funzione dello specifico sistema ETICS Baumit e delle peculiarità dell’edificio, è possibile rivolgersi al nostro servizio tecnico.